Ormai entrato nel nostro lessico quotidiano, il termine «decrescita» si carica di significati opposti, qualificando – a seconda delle valutazioni – sia il problema sia la sua soluzione, e suscitando ormai da diversi anni un vivace dibattito sia all’interno dei movimenti che dell’accademia e delle istituzioni internazionali. Cosa davvero si intende dire con «decrescita»?
Il coro degli economisti ufficiali assimila la «decrescita reale» che, dalla crisi iniziata nel 2008 a oggi, flagella i paesi sviluppati a un fenomeno congiunturale, destinato prima o poi a risolversi nella ripresa. Altri invece giudicano quella che attraversiamo una vera e propria crisi di sistema, al tempo stesso economica, ecologica, sociale e culturale. Questi ultimi sono gli obiettori di crescita, per i quali la fase espansiva si è irrevocabilmente conclusa e il declino delle società capitalistiche avanzate è di fatto paradossalmente una buona notizia. E sebbene se ne proponga sempre più spesso una definizione riduttiva, il termine non è per nulla assimilabile all’ideologia dello sviluppo sostenibile, che si limita a prescrivere politiche adeguate a far rientrare l’economia entro i limiti planetari.
Mauro Bonaiuti*, che è stato tra i primi ad introdurre la decrescita in Italia, ritiene invece, seguendo le orme del suo maestro Serge Latouche, che la decrescita richieda una vera e propria trasformazione culturale, una “decolonizzazione del nostro immaginario” e un certo “reincanto del mondo”. Assieme a Mauro Bonaiuti esploreremo dunque alcune vie attraverso cui è possibile perseguire questa sorta di “reincanto”: dalla riscoperta della convivialità alla filosofia come “arte di vivere”, dalle pratiche della cura di sé e del Pianeta a quelle del dono.
* Mauro Bonaiuti, insegna “Economia solidale e sostenibilità” all’Università di Torino ed è attualmente presidente dell’Associazione per la Decrescita. Tra i suoi scritti, La teoria bioeconomica. La “nuova economia” di N. Georgescu-Roegen, Carocci, Roma, 2001, La grande transizione. Dal declino alla società di decrescita, Bollati Boringhieri,, Torino, 2013.
Immagine di copertina: Carolee Schneemann, Study for Up to and Including Her Limits, 1973