Musica e matematica: la bellezza come armonia e il tempo dell’uomo

La civiltà musicale dell’Occidente comincia nella bottega di un fabbro – così, almeno, stando alla leggenda – con la scoperta pitagorica dei suoni della scala diatonica e degli intervalli, espressi da rapporti tra numeri naturali, che governano le regole di un’acustica musicale basata sulle forme della consonanza. È così che Pitagora consegna al nostro mondo occidentale una visione della bellezza come armonia.

Un uguale scenario governa l’apprendimento? La capacità del cervello di modellarsi sull’esperienza, la plasticità della sua struttura, implica il nutrimento della “natura” del suono per poter “accordare” in una complessa relazione produttiva e creativa parola e pensiero, e per far fronte a quella straordinaria evoluzione intellettuale che è l’invenzione della scrittura? Cosa accade infatti quando il cervello non riesce a imparare a leggere, è cioè affetto da quella disabilità di lettura che chiamiamo dislessia?

I risultati delle recenti ricerche delle neuroscienze dimostrano, per Roberto Imperiale, che la consapevolezza fonetica, dell’aspetto fonologico del linguaggio, è in gran parte dipendente dalla sensibilità al ritmo naturale della lingua, fatto che è determinato da come i suoni delle parole variano in coincidenza con l’accentazione e il ‘ritmo’ del discorso. E quella composizione in una sequenza di suoni e pause organizzati temporalmente – la maestria di Dante nella Commedia è al riguardo esemplare – che è  il ‘ritmo’ deve possedere una struttura temporale – che permetta di anticipare, di predire la successione degli eventi o un evento futuro – come appunto insegna l’interpretazione di uno spartito musicale.

Non tutto, o non sempre, però, neppure l’intervallo dei suoni, risponde esattamente a un criterio di sincronia, di piena coincidenza. Il passaggio dalla approssimazione alla precisione comporta la maturazione di una consapevolezza, come per la comprensione di altri artefatti della cultura umana, che richiede il tempo dell’intervento umano, il tempo dell’uomo – un’azione di “temperamento” (giusta misura di cose unite insieme) come per l’accordo degli strumenti musicali.

(4, continua)

Video appartenente alla cena: