In arrivo / Cena Nº101 - Mercoledì 18 dicembre 2024

La bellezza salverà il mondo?

con Roberto Imperiale

Una domanda, questa, che richiama alla memoria L’idiota di Fëdor Dostoevskij. Ma se fosse solo il pretesto di chi vuole – o crede di poter – cercare altre risposte da quelle del romanziere russo, o almeno da quelle più comunemente ritenute evidenti o attendibili? In poche parole, non si vuole parlare qui né degli aspetti salvifici legati all’esperienza religiosa né di quelli legati all’estetica o alla idealizzazione della bellezza stessa come atto puramente contemplativo e in qualche modo esterno al sé, come se fosse “una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.” E nemmeno si vuole parlare della sofferenza dei (di alcuni) romantici (Lord Byron, Manfred) per i quali:

“Sapere è patire. Sventura
è la scienza. Coloro che più sanno
più amaramente devono
piangere il vero fato:
l’albero della scienza non fu mai
l’albero della vita”.

A quale bellezza si vuole alludere allora qui? A quella dell’esperienza impetuosa, drammatica, eroica del piacere che “necessariamente” prova chi conosce o “chi desidera conoscere” (secondo l’etimo greco è il μαθηματικός, mathematikós), e indaga per trovare risposte che diano senso e ampiezza alle necessarie azioni di trasformazione della vita e del mondo; o, ancora, di chi provoca il mondo stesso, perfino infrangendone le leggi, come fecero Adamo, Prometeo (che a Leopardi non piaceva) e Ulisse.

Insieme a Roberto Imperiale* proveremo a capire come l’operazione di svelamento della “natura” di questo sasso che vaga senza meta nello spazio e il tentativo di “riempire il vuoto che viene dalle stelle”, e che è la stessa cosa di ciò che si pone davanti come un ostacolo (o in vacuum, da colmare a sua volta e che secondo l’etimo, ancora greco, è il “problema”), si manifestano nella creazione di quei mille e mille linguaggi che garantiscano la messinscena dell’unica intelligenza che abbiamo e dell’infinita, di per sé necessaria e inconsapevole, bellezza del mondo, da serbare secondo l’antico patto.

Cosa sappiamo dire di fronte alle 7 immagini della copertina?

* Roberto Imperiale, laureato in matematica, si è occupato di educazione insegnando nel mondo della scuola e continua a occuparmi di scuola e formazione, fra le altre cose come socio fondatore del GRiMeD (Gruppo di Ricerca Matematica e Difficoltà), come direttore di corsi di formazione per insegnanti e come docente a contratto dell’Università di Torino.