La prospettiva di genere offre un’alternativa all’economia capitalista?

C’è un’alternativa all’economia capitalistica? L’economia di genere che contiene, in prospettiva, la riforma radicale della società patriarcale comporta anche una revoca del sistema economico nato con la prima rivoluzione industriale?

Per l’economia di genere la questione della libertà individuale è fondamentale. Ma è possibile concepire la libertà individuale oltre la visione competitiva del sistema di produzione capitalistico?

Se l’alternativa del socialismo reale è fallita, il capitalismo – nella sua natura di rivoluzione permanente delle condizioni della vita sociale – non sembra godere di grande salute. Una lotta sul tema della disparità di genere nell’economia e nella società può cambiare lo scenario rispetto ai grandi problemi globali che stiamo affrontando? Come attrezzarci di fronte alle grandi sfide del cambiamento climatico, della globalizzazione finanziaria e del crescente divario di ricchezza tra una élite globale e il resto della popolazione mondiale?

Che il sistema capitalistico, le cui politiche di sviluppo economico-finanziario sono più spesso distruttive, anzi catastrofiche, sul piano della vita sociale, non funzioni più nell’interesse del bene comune, sembra essere di un’evidenza quotidiana. È sufficiente ritenere di poterlo riportare sotto controllo?

(5, continua)

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