Transizione ecologica, prospettive radicali – Momento conviviale 2

Virgilio Simeone: – Mi piace un sacco la tua idea… lavoro di meno. Io sono in libera professione per lavorare di meno, no! perché poi ci muoio nel lavoro e, quindi, lavoro meno. Ho più tempo libero per me, sto meglio, son più rilassato, mi godo di più la vita. Però in realtà ho fatto una scelta per la quale davvero lavoro di meno e… cos’è che mi fa star bene? Quindi se mi concentro tanto sulle cose che mi fanno star bene e nasce in me un desiderio di benessere che però è relativo magari a stare in mezzo alla natura, inizio a fare scelte diverse. […]

Cristina Iuli: – Rispetto a quanto hai appena detto tu, Virgilio, io penso che […], al di là della dimensione più tecnica e politica della transizione ecologica, mi sembra che ci sia anche una spinta generalizzata, sociale verso l’idea veramente di ri-ecologia della vita, proprio l’idea di tenuta insieme delle varie dimensioni che compongono l’esistenza, che è anche un po’ un modo di sottrarsi a questa partizione tra la natura e la società.

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