È arte? Se va a finire sul divano!

La fruibilità dell’opera d’arte sembra portare in superficie le relazioni di potere che si stabiliscono in forma di mercato tra l’artista e il collezionista. Un percorso che, nel peggiore dei casi, finisce dentro una cassa, nel migliore, ad arredare la casa del collezionista, sopra il divano.

È questa ambizione «da divano» ciò che, per finire, consente a noi tutti il godimento della bellezza artistica, la sua circolazione nella società?

(Continua, 3)

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