Il bisogno di avere vie di fuga…

Via di fuga, per Adriano Favole, come metafora dell’antropologia. Via di fuga come arte o strumento di conoscenza: quella dell’esploratore, dell’eremita, dello sciamano, dell’artista, dell’emigrante, del pellegrino o anche solo del turista.

Ogni figura dice il bisogno di mettere in discussione l’ordinaria percezione della realtà o anche solo l’ordinaria necessità di rispondere sempre di séstessi, che governa la nostra vita quotidiana.

Bisogno di vie di fuga, al plurale: da giovanile ricerca di libertà a semplice evasione fino a critica radicale della società.

(4, continua)

Video appartenente alla cena: