La via della felicità, e in essa la possibilità per l’umanità di ereditare la terra, come suo ambiente definitivo, è essere fedeli al nostro desiderio, al desiderio come esigenza di essere sé stessi. E, nell’apertura reciproca di un tale riconoscimento – che è poi l’amore – sta il fondamento della comunità, della convivenza umana. Da costruire nel presente, dunque.
È questa, in sintesi, l’esperienza mistica della visione di Angela Volpini. E, in essa, trovano risposta quei quesiti esistenziali di cui a C O N D I R S I vogliamo continuare a parlare con ostinazione. Interrogativi, cioè, sul senso della vita, la sua qualità umana, e, in definitiva, sul potere creativo di costruire noi stessi e, con ciò, i nostri stessi legami.
Un invito, ancora, a intrattenerci, anche in modo critico, con le parole di Angela.
(2, continua)