L’osservatore cieco: creatore / creatura di contesti viventi

«L’uomo è l’occhio con cui l’universo ha imparato a osservare sé stesso.»(Victor Weisskopf)

Nell’occhio dell’essere umano,il mondo, l’interanaturaapprende a osservare sé stessa, si fa cosciente di sé. L’emergere della coscienza è il farsi dell’uomo, esso stesso, “creatore”, creatore di mondi, di realtà virtuali: nel pensare, nel conoscere, nel narrare, nel sognare, nel provare emozioni, tutte espressioni di un fondamentale orientamento relazionale della vita. Accadono cioè sempre in un contesto, e proprio in un mondo di cui l’essere umano è la “creatura”, sempre in divenire, la sua costruzione evolutiva e creativa.

Una costruzione contestuale, dunque, quella del soggetto umano, al tempo stesso creatore e creatura. Anche quando dei processi di cui è composto l’osservatore è cieco. Per Marco Bianciardi, da ciò deriva qualche importante conseguenza per il nostro stare al mondo

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