L’amore-passione è un’esperienza che non ha la garanzia del successo finale. Sembra, anzi, essere un’esperienza a termine. Il dramma della vita amorosa è proprio questo: un’esperienza invasiva – una malattia, una mania di ispirazione divina per Platone, una forma di nevrosi per Freud –un’esperienza di non-possesso di sé, che lascia profonde tracce di memoria, la storia di un legame, ma appunto di un legame che non è di per sé – a guardare la storia evolutiva di homo sapiens – nato per durare.
Insomma, la forza passionale dell’amore ha il potere di scardinare il controllo della nostra vita cosciente. Ma, allora, come è possibile un’educazione del desiderio? L’invenzione storica, relativamente recente, della coppia monogamica non sembra essere una soluzione.
(2, continua)