È possibile uscire fuori dalla comprensione dell’essere umano che è contenuta nel concetto di individuo?
Per Francesco Remotti, intanto, è possibile, ed è un primo passo, avere la consapevolezza che quella di “individuo” è un’invenzione terminologica, culturale, di cui si può fare la storia. È un’acquisizione della civiltà occidentale, la cui pretesa di erigere, in epoca moderna, l’individuo a modello universale della realtà umana, a espressione “superiore” di civilizzazione, è qualcosa su cui occorre invece interrogarsi.
E, poi, c’è un secondo passo, che consiste nel rendersi conto che il concetto di individuo è una rappresentazione della realtà umana tra le altre e, per di più, che si tratta di una «rappresentazione fallace». A certificalo oggi è la stessa biologia, in grado di promuove una visione “con-dividuale” dell’organismi viventi, e dell’essere umano stesso.
(1, continua)