Riproduzione assistita vs riproduzione sessuale?

Nuovi scenari della riproduzione umana, al futuro. Un futuro non così lontano, però. La scienza biomedica, con la tecnologia del genome editing,introduce un nuovo sistema di regolazione della gravidanza: in presenza di una o più patologie genetiche, la possibilità di un intervento a “correzione”del genoma del nascituro.

Non solo. Al tempo del genome editing, un nuovo scenario riproduttivo diviene disponibile: la possibilità di selezionare l’«embrione migliore» grazie alle biotecnologie della scienza medica. Perché quindi continuare ad affidarsi alla “casualità” della riproduzione sessuale, con i suoi tempi di gestazione corporea, e non invece alla “progettazione” tecnologica della riproduzione assistita?

Dunque, in uno scenario futuro, sarà più responsabile rinunciare alla “naturalità” della procreazione a vantaggio di una procreazione controllata, medicalmente assistita? Ma su chi ricadrà la responsabilità della scelta di mettere al mondo un figlio sano? E la fine della riproduzione per via sessuale – come la medicalizzazione di tutti i processi naturali della vita, dal nascere al morire – apre a uguali scenari di emancipazione sociale della salute?

(3, continua)

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